Incontro dei volontari per l’accoglienza invernale

Teatro dell’oratorio, venerdì 30 novembre, 2018

 “Il freddo a dicembre arriva tutti gli anni, non ci dobbiamo stupire, non può essere gestito come una emergenza, è normale”.
Con queste parole il coordinatore della Caritas Diocesana ha voluto sottolineare che l’accoglienza delle persone senza fissa dimora nella ex canonica di san Giusto non può essere considerato un fatto straordinario e provvisorio, una ”emergenza freddo”, ma è ormai diventato una manifestazione stabile della generosità di quasi duecento volontari che per il quinto anno consecutivo si apprestano ad iniziare di nuovo il dieci dicembre la bella manifestazione della solidarietà, che durerà fino alle fine di marzo 2019. Alessandro Martini ha ringraziato la nostra parrocchia per la tenacia e la generosità che sempre dimostrato e dimostra, e specialmente quest’anno, quando le condizioni al contorno della nostra società stanno remando contro, specialmente quando queste persone che vivono in maniera precaria non sono italiane.
Gesù, Signore e Maestro, ha dimostrato che essere re significa essere servitore del prossimo e lo ha fatto con i suoi discepoli, come ci ha illustrato don Giorgio nella preghiera iniziale, commentando la splendida raffigurazione della lavanda dei piedi di Pietro, di Sieger Koder, dove Gesù vince con l’Amore la reticenza di Pietro, si inchinano l’uno di fronte all’altro e diventano un tutt’uno.
Non ci scoraggerà il fatto di doverci preparare, di dover capire le regole dello stare in cucina in maniera sicura, di lasciare casa per andare a san Giusto a cucinare, perché ormai sappiamo che saremo ripagati dal colloquio con persone che mostreranno occhi luminosi, che saranno felici di starci accanto a tavola e poter scambiare due parole sulla loro vita, raccontare i problemi, le speranze e le gioie che comunque vivono durante tutta la lunga giornata passata per le strade di Firenze.