Tre giorni di condivisione, tre giorni di spiritualità, tre giorni di preparazione alla Pasqua, insieme.

Tre giorni di condivisione, tre giorni di spiritualità, tre giorni di preparazione alla Pasqua, insieme.
Questo quello che abbiamo vissuto noi ragazzi del triennio e universitari/lavoratori durante i giorni di triduo pasquale.
Tre giorni di convivenza dove abbiamo potuto conciliare i nostri impegni del quotidiano con i momenti salienti del triduo.
Iniziando con il momento della celebrazione del giovedì Santo, la prima giornata è continuata con il giro delle sette chiese nel centro di Firenze. Per molti una nuova esperienza mai fatta prima.
Le mattine del venerdì e del sabato santo abbiamo condiviso con la nostra comunità il momento dell’ufficio delle letture e delle lodi per poi continuare con un bel momento di colazione, insieme, ospitati in casa dai nostri salesiani, don Giorgio, don Ezio, don Gianni e don Flaviano. Questo il modo migliore per iniziare le nostre giornate con il piede giusto!

Le giornate si sono alternate tra momenti liberi dove ciascuno di noi poteva studiare, andare a lavoro, o semplicemente riposare, e momenti di riflessione e spiritualità.
Come quella del venerdì pomeriggio dove abbiamo vissuto un momento penitenziale dove abbiamo potuto riflettere aiutati dalla Parola del Signore e confessarci.
La giornata è poi continuata con la celebrazione liturgica della Passione e Morte del Signore con l’adorazione silenziosa della croce e a seguire la Via Crucis (purtroppo in chiesa e non nelle vie del quartiere a causa del maltempo) dove ogni ragazzo che parteciperà alla GMG ha contribuito portando la croce nelle varie stazioni.
Questa esperienza di convivenza l’abbiamo conclusa all’Abbazia di San Miniato al Monte, dove abbiamo avuto modo di pranzare, salutarci e vivere l’ultimo momento di preghiera.

Questa convivenza è stata per noi un’occasione di unire la nostra quotidianità con i momenti spirituali e con quelli di gruppo. Inoltre, abbiamo avuto modo di prenderci cura di noi stessi e degli altri compagni di convivenza, stringendo i legami che già nel tempo avevamo creato. Grazie a questa esperienza siamo arrivati alla Santa Pasqua più consapevoli e preparati, pronti per accogliere il risorto.

Marta e Francesco